Arriva anche sull’isola il “woman security program” che fornisce supporto immediato e interattiva la vittima nella fase che precede la denuncia.
In questo periodo particolarmente cupo determinato dalla situazione pandemica che stiamo vivendo, parlare di violenza sulle donne ha un suono amplificato. E’ allarmante, purtroppo, la crescita esponenziale di questo fenomeno sul quale incide anche l’isolamento sociale, le tensioni intra-familiari nonché la grande difficoltà legata ai servizi di prevenzione e protezione. Quella che nella nostra cultura, la famiglia, è sinonimo di sicurezza e protezione, per molte donne rappresenta un luogo di paura e abuso. Ma la violenza va combattuta, va fermata. Si impronta così, anche sul territorio isolano, un vero e proprio “women security program”, il Codice S.A.R.A.
Il Codice S.A.R.A. fornisce un supporto immediato e interattivo, sostenendo in maniera concreta la vittima nella totalità della fase che precede la denuncia. Nella sua estrema complessità interna, S.A.R.A. è in grado di giungere all’utente finale in veste semplice e immediata, fornendo l’ancora necessaria a tutte le donne che vivono situazioni di violenza fisica e psicologica. La violenza è all’ordine del giorno e non sempre è facile riconoscere i segnali, inoltre, il processo burocratico rende macchinoso la fase di aiuto , scoraggiando la vittima a farsi avanti e denunciare. Il codice S.A.R.A. è stato ideato per superare l’ostacolo burocratico attraverso un aiuto immediato e concreto.
Nella sua estrema complessità interna, S.A.R.A. è in grado di giungere all’utente finale in veste semplice e immediata, fornendo l’ancora necessaria a tutte le donne che vivono situazioni di violenza fisica e psicologica
Il primo Safety Point sulla nostra isola è il Bar degli Amici di Francesco Trani il quale, oltre a gestire il bar, e’ anche Petty Officer presso l’International Police Organization IPO HQ al suo primo anno, e proseguendo il suo percorso di collaborazione con i vari progetti della IPO aumenterà il suo livello di formazione. Francesco collabora attivamente con codice S.A.R.A. Codice S.A.R.A., doveroso ricordarlo, è stato partorito dalla collaborazione tra la Vice Presidente Dottoressa Valeria Rossi, il Presidente Mareglen Tomori, la supervisione della IPO & CCIO, e con il coordinamento degli esperti in criminologia Alessio Romeo e Silvia Morreale.
A supportare S.A.R.A c’è anche il Punto D della Dottoressa Cristina Rontino. Proprio il Punto D, nato in difesa dei diritti delle donne, ha da sempre spalancato la propria porta all’ascolto, ricordando che la violenza ha tante sfaccettature, talvolta anche quella silenziosa. (INFO e contatti 081 18562478- nuovo recapito telefonico Punto D). Codice S.A.R.A. e Punto D, anelli della stessa catena. La violenza può manifestarsi sotto varie forme: quella psicologica, ossia il non ascoltare, o fraintendere volutamente, minacciare, disprezzare, colpevolizzare, controllare e isolare. Esiste una violenza che veste un comportamento persecutorio, lo stalking, che lede la libertà e la sicurezza, e spesso precede i femminicidi. Si parla di violenza economica, quando il partner priva la vittima di svolgere un lavoro, o non le permette l’accesso al denaro, o ancora non la rende partecipe del reddito familiare, il tutto per avere potere assoluto su di lei. Esiste la violenza fisica, quella che si esprime con aggressioni dirette che possono partire da uno schiaffo, un pugno, fino all’uccisione in casi estremi. La violenza sessuale, la stessa che definisce un atto sessuale imposto alla vittima mediante violenza fisica, abuso di autorità e minacce. E c’è anche la violenza assistita, agghiacciante come le altre forme, che coinvolge anche un minore, sottoponendolo ad assistere alla violenza fisica, verbale, o sessuale, di un genitore sull’altro.
E’ ben chiaro che la violenza ha tante facce, nessuna delle quali va sottovalutata. Fondamentale e forte il messaggio che vuole arrivare a tutte le vittime: trovare il coraggio di denunciare
Insomma, è ben chiaro che la violenza ha tante facce, nessuna delle quali va sottovalutata. Fondamentale e forte il messaggio che vuole arrivare a tutte le vittime: trovare il coraggio di denunciare. Presso il Bar degli Amici: una scatola in metallo identificabile dal logo di S.A.R.A. dove si può lasciare un messaggio, una richiesta di aiuto accompagnato da un recapito telefonico su un foglietto. Un aiuto concreto arriverà tempestivamente. S.A.R.A. ha un obiettivo ben preciso: aiutare. S.A.R.A. vuol dire non essere sole.
Corrado Roveda
Fonte: Il Golfo